Don Det

Lascio Vientiane felice all’ idea che sto’ per trovare rifugio in una delle piu rilassanti localita del Laos : il territorio delle “Four thowsend island “.I racconti dei viaggiatori e le recensioni lette qui e la mi fanno pensare ad un piccolo paradiso. Si tratta di un piccolo archipelago di isolette situate nel punto piu esteso del fiume Mekong.

Il bus notturno mi porta sino a Pakse, un anonima cittadina di passaggio, punto di riferimento per le partenze delle barche verso diversi lidi, e finalmente prendo la piccolo mezzo che mi condurraverso una delle tante isole , nel mio caso Don det, .

Il villaggio dove prendero la barca non e bello. la sua strada principale assolata e polverosa con solo un paio di alberi a fare ombra nella canicola pomeridiana mi ricorda i paesaggi di un film western.

Ci sono diversi negozi che vendono ogni sorta di articoli, la banca, l’ufficio postale. E insomma il quartiere amministrativo delle isole che stanno attorno. Sono perplessa, per un attimo penso che tutta la fatica affrontata durante il percorso forse non valeva la pena.

L’atmosfera che respiro non e cio che mi aspettavo, sporca, terafficata e poco atrattiva.Nonostante tutto non perdo la fiducia, ho la quasi certezza che dopo il viaggio in barca approdero in un posto special

All’arrivo a Don det infatti tutte le mie paure si dissolvono in un momento. La differenza tra il piccolo porto appena lasciato e il nuovo approdo e anni luce distante. Il piccolo sentiero che piu tardi caoiro essere la starda principale, e una stradina di campagna, costeggiata da deliziose cassette e ristorante, attraversata da piccolo ponticelli in bamboo che segue il bordo del fiume Mekong.

Tutto mi fa pensare a qualcosa di antico, e immediatamente mi porta ad uno stato di assoluto relax mentale. Mi separo dai miei compagni di viaggio e vado a cercare la mia nuova casa. Con assoluto piacere mi rendo conto che gli unici mezzi di trasporto sono le biciclette e qualche raro scooter.

Gli abitanti del territorio del “Si phan don “vengono chiamati “ mangiatori di loto” ; la definizione legata alla loro assoluta tranquillita e al loro stile di vita privo di stress e preoccupazioni.

TRovo spazioin una fresca guest house che si affaccia sul fiume e quasi immediatamente anche io vengo trasportata in un meraviglioso ritmo lento e pacifico, che mi accompagnera durante tutto il mio soggiorno.

La fatica accumulata nelle ultime settimane sparisce improvvisamente ed io senza il minimo senso di colpa inzio a godere ogni istante del mio tempo in questo mondo incantato

I soli rumori che sento attorno sono quelli degli uccellini, dei gecchi, dei galli e galline e dei bambini che urlano giocando, felici e liberi. Ogni tanto la perfezione del dolce silenzio , viene interrotta dal motore di qualche p[ccola barca che circola sul fiume, ma dopo un po il suono diventa quasi ipnotico e non mi disturba piu.

Il pendolo rallenta e il concetto di tempo diventa irrilevante. Con la bicicletta esploro l’isoletta, cosi piccola che posso seguirne I contori in un tempo davvero breve. Attraverso I ponticelli di legno e seguo il cammino pedalando vicino alla sponda del fiume, questo posto non potra ami essere noioso.

Da una parte c’e il meraviglioso fiume con la sua vegetazione varia e lussureggiante e i piccoli bungalows di legno colorato e dall’altra i freschi campi di riso, gli animali e i pascoli che razzolano liberamente, felici. I piccoli ristoranti che seguono la sponda del fiume offrono cibi e succhi naturali, dolcini e snake di ogni genere. Quelli chiamati Happy cakes scopriro piu tardi essere adulterate con qualche sostanza leggermente allucinogena. Niente di troppo, dato il serissimo controllo delle autorita locali, ma sufficiente per rendere gli occasionali avventori sorridenti e allegri.

Tutte le mattine mi risveglia il canto del gallo e la mia giornata inizia immediatamente con grande energia, ci sono talmente tante cose da fare e da sperimentare qui. Una delle esperienze piu belle che mi sono piaciute maggiormente e sicuramente il Tubing. Dolcemente discendere sul fiume seguendo la corrente a bordo di un grande pneumatico di camion, ammirando le straordinarie varieta del paesaggio attorno. Kajaking e un altro fantastic mezzo per esplorare l’isola e I dintorni.

Alla fine della giornata, dopo t7uttequeste “ impegnatve “ attivita, il modo migliore per riposare e godere degli starbilianti tramonti e farlo giacendo placidamente su un’amaca o un comodo lettino stile Thai in uno degli accoglienti baretti degustando I loro esotici piatti o bevendo I deliziosi succhi naturali

L’unico centro yoga che speravo di sperimentare “ tha last resort” e chiuso . Le graziose capanne stile teepee indiane sono vuote, forse perche e bassa stagione. Continuo la mia pratica da sola circondata dalla bellezza del posto attorno a me.

I due giorni che avevo programmatoa dondet diventano otto, e sarebbero potuti diventare facilmente ventotto, ma altre imprese mi attendono. Quando mi decido a partire lo faccio con le lacrime agli occhi.

Mi manca gia questo piccolo paradiso.

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