Chennay: il ciclone

I giorni di intensa meditazione mi portano in uno stato di quiete e tranquillita speciali e sapevo che, come al solito la grande citta’ sarebbe stata impegnativa. Nell’ovattato centro fuori dal mondo non mi ero resa conto che stava arivando un super- cyclone.

La pioggia e’arrivata ieri notte, ma non sembrava cosi preoccupante. Ho pensato al solito acquazzone passeggero e sognavo di risvegliarmi stamane con un tempo normale, con al limite una pioggerellina gestibile.

In realta’stava quasi diluviando quando ho lasciato il centro, ma neanche per un istante ho pensato che forse avrei potuto rimandare. Rischiavo il collasso per mancanza di cibo.

Il mio gran viaggiare mi ha stancata parecchio ultimamente e la mia forma fisica non era al massimo per affrontare i giorni di quasi digiuno che mi attendevano.

Colazione quasi inesistente e del semplice riso indiano a pranzo era davvero poco per me. E vero, I grandi asceti hanno raggiunto l’illuminazione in stati di assoluto digiuno e questo e’ il senso della severa dieta. Ieri sera ho chiesto una banana , ma la tipa si e’ sicuramente dimenticata. Alla faccia della compassione. ! Cosa mi ha lasciato questa esperienza di Vip dopo cosi’ tanti anni ? Pensavo di aver perso un sacco di tempo ieri, mentre Goenka spiegava le cose gia’ cosi’ tante alter volte sentite, pensavo che magari il maestro tante volte agognato forse era lui…..peo’ …boh ? Ne sono uscita un po’ a pezzettini …..8 ore di pratica giornaliera , molto sofferta , ero piena di dolori . La camera squallidina e sporca, in bagno gli scaraffaggi…bleah ! il cibo pessimo e la fatica immense !! Decido quindi di partire di buin grado, senza sapere che neanche I bus sarebbero passati. Ho trovato l’ atteggiamento degli opertori piuttosto superficiale, e ancora una volta ,mi chiedo dove sta’ la differenza tra l=essere cool, cioe’ distaccati ed essere poco empatici: il dubbio continua ! La tipa, la menager sapeva tra l=altro che io non stavo tanto bene, ma mica si e’ preoccupata….io avrei agito di sicuro diversamente ! Per fortuna sulla strada , gia’ mezzo bagnata, trovo il solito angelonelle vesti di una ragazza dentro un rickshow. Erano padre e figlia e andavano nella stessa direzione del mio Hotel. Fantasticoi prendono a bordo. Sapevo che l’avrei spuntata !. La pioggia ha assunto nel frattempo dimensioni esagerate, mi ha ricordato gli acquazzoni di Pushkar, tali da arrivare a meta’ sportello nelle macchine e seppellire abbondantemente le moto. La strada e’ lunga, non posso pensare all’ipotesi di aspettare all-infinito un bus che non sarebbe mai arrivato ! Quando arriviao alla guest house mi viene un attimo guest house e’ una topaia,

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