Ayurveda – lezione 2

Il secondo giorno di lezione sono ancora piu’ felice di andare nella piccola officina di saperi e profumi. Mi risveglio energica, con la bici impiego qualche minuto per raggiungere il mio luogo di lavoro e sulla strada mi godo una meravigliosa vista dell’oceano che, con il suo lento ritmo scandisce tempi di calma e relax. La clinica e’ pulita ed ordinata ed i miei collaboratori sono gia’ all’opera per preparare tutto quello di cui abbiamo bisogno. Ogni giorno, prima di iniziare la lezione accendiamo una piccola fiaccola nell’altarino in onore di Dhevantara, la divinita’ patrona dell’Ayurveda. Il primo ripasso riguarda la preparazione dei Boli con i quali si fara’ il trattamento Patra -pindasveda e Pinzikhili. La cucina e’ gia’ pronta , al mio arrivo sento nell’aria il meraviglioso profumo degli ingredienti che useremo. Ho l’impressione di entrare in un antico laboratorio alchemico, pieno di barattolini , spezie, bastoncini di legno , bottiglie di oli di vari colori. Una cucina economica tiene l’acqua sempre calda. L’afa e’ notevole , non ci si puo’ difendere , l’aria condizionata e’ per lo piu’ inesistente in Kerala , e, come ho gia’ detto non possiamo utilizzare il ventilatore, perche’ volerebbe tutto…. anche questo fa parte del gioco ! Iniziamo a preparare le erbe raccolte e pulite il giorno prima . Mescoliamo il tutto con acqua, ghee , aglio , limone , cocco grattuggiato e polveri gia’ pronte, di colori e odori diversi ,fino ad ottenere poltiglie diverse con le quali costruiamo i sacchetti. Le ragazze stanno attente alla “ cottura”, mentre Sudhee mi spiega come utilizzare al meglio le magiche pozioni per i vari tipi di malattia , disturbo o disordine che di volta in volta si potrebbe presentare. I sacchetti preparati oggi verranno utilizzati domani per curare “ la cavia “ che si prestera’ felicemente a ricevere il trattamento. I suoi problemi sono di carattere osteo- articolare e l’uso delle Pindas lo aiutera’ a lenire la sua forte infiammazione. Sono entusiasta ! La preparazione dei boli per l’Elakizhi richiede ben tre ore, ma il tempo vola…… e quasi mi dispiace dover andare via , nonostante sia gia’ sufficientemente stanca. lo faccio di buon grado pero’, sapendo che c’e’ una meravigliosa spiaggia ad aspettarmi per una freschissima nuotata oceanica ed un succo super- naturale che mi rimettera’ dalla fatica e dal caldo.

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