Il cammino one year later.
Al ritorno dal viaggio nel sud Est Asiatico, decido di terminare l’esperienza nel Camino di Santiago.
La promessa di “karma yoga” è stata compiuta, ma la prima riflessione è stata: come tutto è cosi diverso quando invece che nel meravigloso sentiero verde si raggiungono le località attraverso l’asfalto. Il mio lungo viaggio è iniziato qui e qui finisce quest’anno. Finisterre, la fine delle terre nella antica mitologia, e per me ultima tappa di questa lunga esplorazione attraverso l’Asia che mi ha visto toccare meravigliosi e per me inesplorati orizzonti. Torno a casa arricchita, felice e desiderosa di rivedere la mia amata terra e i miei cari amici e parenti. Stanca ma un pò triste, con ancora la voglia di continuare, di non disfare le valigie e di salpare per nuovi e sconosciuti lidi.
L’esperienza come hostelera, nata come promessa e ringraziamento per la buona riuscita del progetto che avevo in mente è stata molto interessante ed edificante.
L’arrivo a Moratinos dopo due giorni di viaggio da Bangkok via Londra e Madrid è stato come raggiungere la terra promessa. Il treno che mi porta li arriva alle otto di sera di un meraviglioso pomeriggio di inizio estate.
Il profumo di erba fresca e di tranquillita mi fanno sentire a casa. L’albergue di Bruno il mio amico hostelero che mi ospiterà per due settimane è una piccola Isola felice nel circuito del Camino francese, il più frequentato dei percorsi che conducono a Santiago di Compostela.
Ho bisogno di un giorno di tregua dopo il faticosissimo viaggio che mi ha riportato in Europa, ma non vedo l’ora di iniziare ad entrare nel vivo del mio nuovo compito: accogliere i pellegrini, alleviare la loro fatica e, riordinando i pensieri capire s e questa potrebbe diventare, piú che un’esperienza breve, un nuovo stile di vita.