Il mio nuovo viaggio inizia nella terra Indiana che più di ogni altra amo e che rappresenta per me la fonte delle mie passoni: il Kerala.
Il suo clima è quasi tutto l’anno piacevole e vivibile e la sua natura tropicale ricca di alberi di cocco, banani e papaye, di meravigliose spezie profumate e terapeutiche la rendono unica in tutto il continente.
L’oceano, che è uno dei più calmi e puliti di tutta l’India, lo Yoga e l’Ayurveda che sono la mia passione da sempre, fanno di questo paradiso una “terra promessa” per me.
Decido di scrivere questo blog per organizzare i miei pensieri, raccontare le mie sensazioni durante i viaggi ma anche per dare un incoraggiamento a tutti quelli che vorrebbero viaggiare e sopratutto alle giovani e meno giovani signore che spesso non hanno il coraggio di affrontare “da sole” spostamenti impegnativi, di seguire il proprio impulso e desiderio profondo di esplorare, scoprire e sperimentare.
Quasi sempre le donne con le quali parlo riunciano ai viaggi perchè aspettano l’amica di turno che non è disponibile, il marito spesso poco interessato e i figli… figuriamoci, così presi dalle loro giovani vite.
Insomma, vuole essere un invito a prendere in mano i propri sogni e decidere di esaudirli.
Il viaggio “in solitaria” può sembrare impegnativo, pericoloso e faticoso, ma le single viaggiatrici sono sempre più numerose e sempre più entusiaste della loro esperienza personale.
La spinta profonda è il desiderio di scoprire, di decidere liberamente itinerari e amici di avventura, senza preconcetti o storie personali.
In viaggio lasciamo andare, dimentichiamo il nostro passato, ci immergiamo in nuove culture e scopriamo di diventare ogni giorno più coscienti di noi stesse, più forti e determinate.
Ogni giorno possiamo disegnare nuovi orizzonti e progettare nuovi percorsi verso la libertà.
Recentemente degli studi scientifici hanno scoperto che l’irrefrenabile impulso per i viaggi sia determinato da un gene, il recettore della Dopamina D4, che pare sia presente nel Dna di circa il 20 percento della popolazione mondiale.
La notizia che il gene sarebbe il responsabile della passione e dell’amore per tutto ciò che è esotico e sconosciuto mi ha fatto sentire meglio, giustificata per la mia forte tendenza sempre esistita sin da giovanissima: la spinta ad andare verso l’ignoto e superare barriere culturali e geografiche sentendomi sempre a casa.
La mia motivazione è legata allo yoga e alle discipline orientali in generale, ma la mia sete di conoscenza è inesauribile e l’eccitazione per il viaggio si rinnova ogni volta, nonostante il tempo che passa e l’età che avanza.
A proposito di età e di donne viaggiatrici sole, quella che ha lasciato in me il ricordo più vivido è Suzanne, incontrata nel Cammino di Santiago.
Una signora belga di 83 anni (ne dimostrava 67) che dava punti ai giovanissimi in quanto ad energia e tenacia.
Il suo itinerario quotidiano prevedeva una media di 30 km, mentre io riuscivo a malapena e faticosamente a percorrerne 25.
Che meraviglia pensare che sopratutto noi, ragazze che hanno superato i 50 anni, possiamo ancora decidere, metterci in gioco… zaino (meglio trolley!) sulle spalle e via alla scoperta di nuove realtà.
Qualunque pretesto è buono per arricchire il nostro mondo, il nostro spirito… conoscere, seguire nuovi entusiasmi e passioni e impadronirci di nuove conoscenze e interessi vitali che renderanno il nostro quotidiano più piacevole e degno di essere vissuto.
Come si dice in Sardegna con una sola, semplice ma significativa parola…Ajo’ !